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Chirurgia orale: di cosa si tratta e quando serve?

La chirurgia orale è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di tutti gli interventi chirurgici che interessano il cavo orale, con l’obiettivo di risolvere casi clinici con patologie che non possono essere curate con farmaci o semplici trattamenti. La chirurgia orale ha diverse declinazioni a seconda dell’ambito di intervento, in quest’articolo approfondiremo quattro particolari aspetti della chirurgia orale:

  • chirurgia estrattiva
  • chirurgia implantare
  • chirurgia endodontica
  • chirurgia ricostruttiva e rigenerativa

Chirurgia orale estrattiva

La chirurgia estrattiva è forse la più comune, si ricorre ad essa quando:

  • c’è l’impossibilità di recupero di un dente o radice a seguito di una patologia grave;
  • si verifica la condizione di denti inclusi o semi inclusi (come accade spesso per i denti del giudizio);
  • non si verifica la spontanea caduta dei denti decidui e si deve intervenire per lasciare spazio ai denti permanenti.

In presenza di una o più condizioni sopraelencate l’odontoiatra procederà con una dettagliata scansione del cavo orale per ottenere con massima precisione l’impronta digitale dei denti da estrarre e dei tessuti circostanti e progettare successivamente e nel dettaglio tutte le fasi dell’intervento. Grazie all’utilizzo di innovativi strumenti tecnologici e alla competenza di odontoiatri specializzati, gli interventi di chirurgia estrattiva non comportano traumi per il paziente e hanno un rapido decorso.

La chirurgia implantare è più nota come implantologia e può essere definito come un intervento chirurgico atto a riabilitare la funzione masticatoria ed estetica di pazienti affetti da edentulia parziale o totale. Grazie all’implantologia è possibile sostituire i denti mancanti attraverso l’inserimento nelle ossa mascellari di pilastri artificiali su cui vengono poi installate una o più protesi fisse. Possiamo distinguere due tipi di intervento nell’ambito della chirurgia implantare: l’implantologia a carico differito e l’implantologia a carico immediato. La prima è caratterizzata dall’inserimento della protesi solo a osteointegrazione avvenuta, il che presuppone un’attesa che varia dai 3 ai 6 mesi; l’implantologia a carico immediato è caratterizzata invece dalla possibilità di inserire una o più protesi entro 24-72 ore dall’intervento e senza particolari traumi. L’implantologia è la soluzione migliore per contrastare il riassorbimento osseo, ripristinare le funzioni masticatorie e tornare a sorridere con la garanzia di avere denti fissi e stabili nel tempo.

Chirurgia endodontica

La chirurgia endodontica è un intervento obbligatorio qualora non sia possibile intervenire con una cura canalare (devitalizzazione) su un dente che presenta una grave infiammazione all’apice della radice. Quando il passaggio all’interno del dente e delle radici presenta delle particolari difficoltà, si interviene con la chirurgia endodontica detta anche apicectomia. In questo caso l’intervento di chirurgia orale consiste nell’incisione della gengiva, asportazione di una porzione di osso, esposizione dell’apice della radice, asportazione del granuloma con taglio dell’apice radicolare (per questo detta apicectomia), si procede poi con l’otturazione della radice residua. L’intervento avviene in anestesia locale e anche in questo caso la qualificata competenza dei medici odontoiatri e l’utilizzo di innovative strumentazioni tecnologiche, come software 3D, sollevano il paziente da traumi rendendo la procedura rapida e indolore.

Chirurgia ricostruttiva e rigenerativa

La chirurgia rigenerativa consiste nella ricostruzione del tessuto osseo e gengivale interessato da “atrofia ossea” a seguito di patologie quali: parodontite, edentulia parziale o totale. La chirurgia rigenerativa consente di ricostruire il tessuto danneggiato o perso e può avvenire in contemporanea all’inserimento dell’impianto (rigenerazione ossea perimplantare) o prima di effettuare la chirurgia implantare (rigenerazione ossea preimplantare). La rigenerazione ossea può avvenire in due modi: tramite l’auto-trapianto osseo, ossia il prelievo dell’osso da un’altra parte del corpo del paziente e l’innesto nella gengiva; oppure si procede con l’applicazione di un osso artificiale, realizzato in materiale sintetico e biocompatibile, che installato nella gengiva e ricoperto da una membrana riassorbibile, si integra perfettamente con l’osso. La clinica Sanident, grazie alla comprovata esperienza nel campo dell’implantologia è in grado di intervenire con entrambe le modalità garantendo al paziente la massima efficienza.

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